Itinerari culturali e paesaggistici

La Stura di Lanzo unisce idealmente al capoluogo piemontese territori e popolazioni che non solo ne hanno sempre fatto parte integrante, ma hanno rappresentato le concrete componenti dello sviluppo civile e industriale di Torino.
Il fiume diventa lo specchio di consolidazioni formali della cultura esistita nei due millenni trascorsi entro la striscia di terra che fiancheggia il fiume.

AUGUSTO CAVALLARI MURAT
“Lungo la Stura di Lanzo” 1973

Il progetto Lungo la Stura di Viù, nato nel 2009 in seno al bando Nuove Prospettive per le Valli di Lanzo della Compagnia di San Paolo, propone una gestione integrata del patrimonio e delle attività culturali del territorio della Valle di Viù.

ATLANTE
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Lungo il tracciato della Stura di Viù, riconosciuta come asse prioritario per il collegamento culturale con le altre Valli di Lanzo e il Capoluogo, è stato ideato un itinerario di visita composto da tre Sentieri della Cultura, caratterizzati ognuno da un tematismo specifico, ma con l’obiettivo comune di consentire sempre la lettura unitaria del territorio: il Sentiero della Storia, il Sentiero dell’Arte e il Sentiero del Patrimonio Ambientale.

Ogni Sentiero prende avvio da un’architettura significativa, che, una volta restaurata, è divenuta portale d’ingresso per introdurre il visitatore alla scoperta dei luoghi più significativi del rispettivo itinerario tematico. Tali Poli Culturali sono: per il Sentiero della Storia, la Parrocchiale di San Martino Vescovo a Viù; per il Sentiero dell’Arte, la Cappella di San Giulio a Forno di Lemie; per il Sentiero del Patrimonio Ambientale, il Complesso dell’Antica Parrocchiale di Usseglio.

Nel 2013 è stato avviato, nuovamente grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo,  il proseguimento del precedente progetto, con l’ideazione di un Museo Diffuso d’Arte Sacra, localizzato in tre sedi distinte, una per ogni Comune, ma ancora un volta legate dalle tre chiavi di lettura. Gli obiettivi sono la salvaguardia e la restituzione alla pubblica fruizione dei beni d’arte sacra a rischio di furto e deperimento presenti negli edifici religiosi del territorio, il restauro e la valorizzazione delle emergenze architettoniche che li ospiteranno e il consolidamento e potenziamento del modello di gestione coordinata delle politiche di promozione turistica e culturale.

PROMOTORI DEL PROGETTO E REFERENTI PER L’ATTUAZIONE SUL TERRITORIO:
Alberto Tazzetti (Associazione Amici del Museo Civico Alpino di Usseglio)
Daniela Majrano (Comune di Viù)
Aldo Fantozzi (Comune di Usseglio)
Giacomo Lisa, in precedenza Giuseppe Davy (Comune di Lemie)
Don Gianfranco Molinari (Parrocchia San Martino Vescovo, Viù)
Don Bartolomeo Giaime (Parrocchia Assunzione di Maria Vergine, Usseglio)

IDEAZIONE, PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO TECNICO:
Loredana Iacopino


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