L’estate 2020 al Museo: appunti e riflessioni

Durante l’estate 2020, tutte tre le sedi del Museo Diffuso Valle di Viù sono state aperte, registrando 1461 visitatori agli ingressi, oltre circa 300 partecipanti alle inaugurazioni delle quattro mostre temporanee e agli eventi, per un pubblico che ha raggiunto circa 1800 presenze. 

A Usseglio sono state organizzate due mostre negli spazi del piano terra, rinnovati nell’allestimento proprio quest’anno da Loredana Iacopino. La prima “Montagne”, tenuta a luglio, è stata curata con la Fondazione Accorsi-Ometto e l’Accademia Albertina di Torino, consolidando un proficuo rapporto di collaborazione, iniziato nel 2018 con la mostra su Cesare Ferro. Anche la seconda mostra, inaugurata il 1°agosto, ha visto il ritorno di Enzo Isaia, proponendo un’antologica sulla sua carriera di fotografo che, in passato, è stata più volte legata a Usseglio.

Inoltre, sono stati offerti al pubblico due eventi: il concerto di musica seicentesca “Torna il sereno Zefiro” dell’Ensemble La Jeronima, tenuto nella chiesa antica il giorno di Ferragosto e l’incontro “Dialogo con Franco Vulpot”, discendente della nota famiglia di guide alpine Ferro Famil di Usseglio, avvenuto il 12 settembre.  Entrambe le iniziative sono state apprezzate e possibilmente saranno riproposte in futuro.

Al Museo di Arte Sacra di Viù, per la prima volta, è stata allestita una piccola esposizione di alcuni dipinti di Alberto Neuschuler, fatta in collaborazione con Gian Giorgio Massara e Marino Periotto. La mostra ha riscontrato un certo interesse per cui si pensa di proporre ogni anno un’esposizione su artisti o personaggi illustri che hanno avuto relazioni di studio e di interesse con Viù. Per quanto riguarda la collezione permanente sono state ricollocate in situ alcune opere restaurate.

Nella sede di Lemie è stata ospitata la mostra itinerante “Brucio Anch’io” curata da Federica Caprioglio e Marco Demaria, incentrata sugli incedi boschivi e finalizzata a diffondere l’importante messaggio sulla necessità di tutelare il territorio da tale problematica.

È proseguita anche l’attività di ricerca del museo, con la pubblicazione di uno studio sui due dipinti del ‘700 attribuiti al pittore Vittorio Amedeo Rapous e recentemente restaurati: le due Adorazioni dei pastori e dei magi, conservati a Usseglio. Lo studio ha coinvolto gli storici Arabella Cifani, Mario Epifani, recentemente nominato direttore del Palazzo reale di Napoli e la restauratrice Gabriella Zordan.

Come è proseguita la catalogazione digitale di circa 1500 volumi da parte di Enrico Grande, che fanno parte della biblioteca del museo. A breve il catalogo sarà consultabile sul sito. Si tratta di una raccolta libraria sulla montagna e su Torino, nelle categorie dell’arte, della storia e delle scienze naturali. Il prossimo impegno è quello di renderla consultabile in loco.

Attualmente, si sta portando a termine lo studio esecutivo del nuovo allestimento delle collezioni permanenti del museo di Usseglio, collocate al primo e al secondo piano. L’inaugurazione sarà nell’estate 2021. Le collezioni consentono di dare al visitatore una panoramica sulla vita di una comunità di alta quota sulle Alpi, nel passato fino alla metà del secolo scorso, ponendo l’accento su alcune sue peculiarità, come l’attività mineraria e su alcuni suoi illustri concittadini, come il pittore Cesare Ferro Milone, al quale sarà dedicato uno spazio espositivo permanente, grazie alle recenti acquisizioni di alcune sue opere.

Arrivederci quindi alla prossima estate!                   

Emanuela Lavezzo e lo staff del museo